Harry Bosch (08) La Città Delle Ossa by Michael Connelly

Harry Bosch (08) La Città Delle Ossa by Michael Connelly

autore:Michael Connelly [Connelly, Michael]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Piemme
pubblicato: 2001-12-31T16:00:00+00:00


28

Parcheggiarono davanti alla sede della Polizia poco prima delle undici. Dopo sedici ore di lavoro avevano raccolto ben poco in termini di prove concrete, utilizzabili ai fini di un'incriminazione. Eppure Bosch si sentiva soddisfatto. Erano arrivati a identificare a chi appartenevano i resti umani, e quello era il punto centrale. Tutto partiva da lì.

Si salutarono ed Edgar si avviò alla sua macchina senza passare per l'ufficio. Bosch voleva invece controllare con l'agente della vigilanza se avevano saputo qualcosa di Johnny Stokes e se erano arrivati altri messaggi, senza contare che, attardandosi fino alle undici, avrebbe forse incontrato Julia Brasher che smontava dal turno. Desiderava parlarle.

Tutto era tranquillo. Gli agenti che prendevano servizio a mezzanotte erano nell'ufficio di guardia per firmare il registro delle presenze. Lì si trovavano anche i sergenti che controllavano chi cominciava il turno e chi smontava. Bosch attraversò l'atrio fino alla sala detective. Le luci erano spente, contrariamente a una precisa disposizione del capo della Polizia. L'ordine era di tenere sempre la luce accesa, sia nel quartier generale di Parker Center che nelle altre sedi, per far capire che la lotta alla criminalità non conosceva tregua. Il risultato era che, da un capo all'altro della città, gli uffici deserti risplendevano di luci.

Bosch premette l'interruttore e il tavolo della Omicidi si illuminò. Arrivato al suo posto, vide un mucchietto di foglietti rosa con annotate le telefonate, tutte di giornalisti o relative ad altri casi che aveva in sospeso. I messaggi dei giornalisti li buttò nel cestino della carta straccia, gli altri li infilò nel primo cassetto della scrivania: li avrebbe esaminati l'indomani.

C'erano anche due buste indirizzate a lui. La prima conteneva la relazione di Golliher e Bosch la mise da parte riservandosi di leggerla in seguito. L'altra veniva dalla DIS, la Divisione Investigativa Speciale. Gli venne in mente che si era dimenticato di telefonare ad Antoine Jesper per lo skateboard.

Stava per aprire la busta quando si accorse che era stata buttata sulla sua agenda e nascondeva un foglio di carta ripiegato. Lo aprì e lesse un breve messaggio. Capì che era di Julia, sebbene non fosse firmato: «Dove ti sei cacciato, bel fusto?».

Si era dimenticato che le aveva detto di passare prima di cominciare il turno. Sorrise leggendo quelle parole, ma si rammaricò per la propria smemoratezza. Ancora una volta gli tornarono in mente le parole di Edgar, che lo invitavano alla prudenza.

Ripiegato il foglio, infilò anche quello nel cassetto. Si chiese come avrebbe reagito Julia a quello che intendeva dirle. Era stanco morto dopo le lunghe ore di lavoro, ma non voleva rimandare al giorno dopo.

La busta della DIS conteneva il rapporto di Jesper, una pagina sull'analisi delle prove. Bosch la lesse in fretta. Jesper confermava che lo skateboard era stato prodotto dalla Boneyard Boards Inc., una fabbrica di Huntington Beach. Il modello, che si chiamava Boney Board, era stato in produzione tra il febbraio 1978 e il giugno 1986, epoca in cui erano state apportate alcune modifiche al muso della tavoletta.

Prima che potesse rallegrarsi di avere



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